Capodanno 2017 a Matera

26/12/2016 - 06/01/2017

Per vedere le foto migliori, clicca qui,

e il video che Veronica ha realizzato con il materiale a sua disposizione, clicca qui.

Resoconto:

"Una visita a Matera è l'occasione per vivere in uno scenario scolpito nel tempo"

Iniziava così la presentazione del programma che ho esposto prima della partenza. Queste parole mi sono rimaste vive nel pensiero durante tutto il periodo dell'escursione soprattutto le ultime quattro, alle quali avrei aggiunto un altro soggetto: "uno scenario scolpito nel tufo da tempo".

Il termine tufo è improprio, infatti il giusto termine del materiale scavato è "calcarenite". Ed è grazie a questo materiale che da millenni l'uomo ha potuto scavare per ricavare riparo per se, la sua famiglia e i suoi animali.

Ma andiamo con ordine:

l'incontro degli equipaggi è avvenuto a Melfi. In questa organizzata cittadina abbiamo avuto il primo approccio in terra Lucana. Allegra e festosa Melfi si è presentata subito interessante, soprattutto grazie al suo castello che ospita una fornita mostra di reperti archeologici carichi di storia e cultura.

Reperti custoditi all'interno del Castello di Melfi

Non di meno si puo' dire di Venosa, che ha ben due siti storici, castello e Parco Archeologico, da mostrare con orgoglio e un vivace centro abitato ricco di luminarie.

Parco archeologico di Venosa

Castel Lagopesole, un paesello che per certi versi ricorderemo. Non soltanto per il bel castello federiciano che ci ha ospitato raccontandoci la storia dei suoi avi, ma soprattutto per la breve nevicata che ha imbiancato in pochi minuti il paesaggio e reso scivolose le strade. Difficoltoso quindi il movimento per i camper e non solo, lasciando qualche segno tra i partecipanti.

Il Castello di Lagopesole dopo la fugace imbiancata di neve

Quindi Matera, la meta ambita di questo fine anno. Accogliente e ospitale, Paolo (che ringraziamo tanto per l'ospitale soggiorno) ci ha ricevuti allo Jazzo Gattini, l'area camper situata nelle Murge, praticamente di fronte alla gravina di Matera e dalla quale si gode un panorama stupendo sull'antico abitato troglodita. Qui il meteo era favorevole e il pranzo contemplava pietanze tipiche come la "crapiata", facendoci dimenticare la nevicata del mattino a Castel Lagopesole.

 

Il pranzo di accoglienza allo Jazzo Gattini con la tipica "Crapiata" 

Da adesso e per cinque giorni abbiamo fatto un full immersion a Matera e nei territori circostanti. 

"Barisano" e "Caveoso" erano i due termini che più frequentemente si sentivano nominare: essi sono infatti i materiali rocciosi calcarei presenti nella Gravina e nella città stessa. Nella foto sottostante si nota una panoramica di Matera. Lo strato geologico del "Caveoso" è riconoscibile perchè in esso sono state realizzate le costruzioni della città. Il sottostante "Barisano", compatto e resistente, non era invece idoneo alle abitazioni. 

Panoramica di Matera vista dalle Murge

Ginosa: I resti abitati della gravina di Ginosa sono ben visibili tra gli anfratti rocciosi. Visitando l'interno delle ex abitazioni, sopravissute al terremoto di qualche decennio fa, abbiamo immaginato le difficoltà e lo stile di vita delle popolazioni autoctone.

Panoramica della gravina di Ginosa 

Craco, la storia del paese è singolare, le fognature, simbolo di evoluzione delle abitudini popolari, hanno qui determinato la distruzione dell'abitato innescando una grossa frana, provocata da infiltrazioni d'acqua. Visibili i danni irreparabili e distruttivi nella foto sottostante.

Il gruppo osserva sorpreso i resti del paese di Craco e la notevole frana.

da questo punto il programma ha subito una variazione a causa delle pessime previsioni meteo (neve).

Un cospicuo gruppo di equipaggi, seguito anche dagli altri, ha deciso di cambiare programma trascorrendo gli ultimi due giorni a Salerno per visitare la ridente cittadina adornata con le luminarie divenute famose con il nome "Luci D'Autore".

Salerno, "luci d'Autore"

Dopo la visita di Salerno e le sue luminarie, il meteo ha subito un forte peggioramento con il calo delle temperature e precipitazioni anche nevose. Molti del gruppo hanno fatto rientro immediato alle proprie case, altri si sono diretti nelle prossime destinazioni, ma in sostanza tutti sono stati soddisfatti della decisione presa in merito al cambio programma. Infatti subito dopo abbiamo saputo dei grossi disagi che la neve ha provocato nella parte sud della penisola italica.

E' quindi mio desiderio ringraziare quanti hanno partecipato e hanno contribuito a rendere gradevole e interessante l'escursione a Matera e dintorni, la compagnia era ottima e gli argomenti molto coinvolgenti. In dieci giorni abbiamo toccato quanto di più significativo la Basilicata offre e molto ancora c'è da vedere. Sarà per una futura occasione.

Nel frattempo gustiamoci le foto da me archiviate, clicca qui,

e il video che Veronica ha realizzato con il materiale a sua disposizione, clicca qui.

Saluto tutti esponendo una bella foto di gruppo scattata in compagnia di Antonio Pizzulli, la guida che ci ha accompagnato nella gravina di Ginosa. 

Ciao, alla prossima occasione.

foto di gruppo

€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€ 

Capodanno 2017 a Matera

26/12/2016 - 06/01/2017

Programma esposto prima dell'escursione:

Matera , Le chiese rupestri , Italie

Matera, città presepe

Una visita a Matera è l'occasione per vivere in uno scenario scolpito nel tempo, un luogo che tutto il mondo ci invidia e che l'Unesco ha dichiarato Patrimonio dell'Umanità e Capitale Europea della Cultura 2019

Oggi questa terra si prende una grande rivincita, dopo che per anni è stata trattata come fosse la vergogna nazionale. Col senno di poi probabilmente lo sgombero negli anni Cinquanta da quelle case-grotta sovraffollate di animali e persone con precarie condizioni igieniche andava fatto, ma non negando la storia millenaria che i sassi rappresentavano per il popolo lucano. Soltanto nel 1986 fu deciso per legge il recupero ambientale e tutto cambiò. Noi andremo a visitare la città per vedere coi nostri occhi prima del 2019.

La gente del posto ama molto la loro terra e ne parlano con entusiasmo e passione, orgogliosi della storia di Matera, crocevia di popoli sin dall’antichità. L'origine della città si perde nella preistoria, nota come la “città sotterranea“ è ritenuta una delle più antiche al mondo perché è sempre stata abitata. Se si scavasse nel sottosuolo si troverebbero, strato dopo strato, i vari periodi della storia di Matera.

Percorrendo le stradine tortuose tra il groviglio di scalette, orti, terrazze, casette affastellate le une sulle altre attorno a un cortile dove spesso si trova il pozzo dell’acqua, notiamo grondaie in terracotta sostenute da ossa di animali e ovunque antichi fossili incastonati nelle rocce perché qui un tempo c’era il mare. Soltanto la facciata delle case è in muratura, mentre il resto è scavato nella roccia. Il bello è perdersi in questi vicoli senza una meta precisa per sbucare in un punto panoramico sulla città. Un altro punto spettacolare si trova oltre il canyon del torrente Gravina, fuori città, che consente una completa visione di Matera. Bisogna raggiungere il Belvedere di Murgia Timone all’alba o al tramonto per godere di un’esperienza unica: precipizi di argilla bianca, grotte naturali frequentate già nel Paleolitico da diversi popoli nomadi, profonde fenditure della roccia e anfratti dove trovare rifugio rendono questo paesaggio lunare. Da questa prospettiva si ha un’idea completa della città e lo scenario lascia senza fiato.

 

Programma di massima:

26/12 sera incontro e pernottamento a Melfi (area di sosta)

27/12  Spostamento in camper a Venosa. Mattina ore 9.30 visita guidata a Venosa città di Orazio, antica colonia romana, Abbazia della Ss. Trinità in stile romanico dove si trovano le tombe dei fratelli Altavilla, al parco archeologico e all'Incompiuta, passeggiata nel centro storico con sosta alla casa di Orazio.

 

Pranzo libero

Pomeriggio: 
Visita al castello aragonese di Pirro del Balzo di Venosa (1470) e al museo archeologico (epoca romana) o alla mostra di Paleontologia all’interno del castello.
Visita alla chiesa di S. Donato a Ripacandida (XII sec.), gemellata con la chiesa di S. Francesco di Assisi, si presenta completamente ricoperta di affreschi (1500) dove sono rappresentate scene sulla genesi, cristologiche e giudizio universale.

Pernotto a Melfi in area di sosta.

28/12 Mattina ore 9,30 visita guidata a Melfi città delle Costituzioni di Federico II: chiesa rupestre di S. Margherita completamente ricoperta di affreschi bizantini ( XIII sec.), si può ammirare il "Monito dei Morti" primo esempio in Europa di pittura macabra dove è rappresentata la famiglia imperiale di Federico II, castello normanno-svevo-angioino e museo archeologico con reperti prevalentemente appartenenti alla civiltà Dauna (VIII-III sec. a C.), al sarcofago romano imperiale, mirabile produzione di botteghe dell’Asia Minore (II sec. d.C.) ,alla mostra didattica della civiltà contadina, cattedrale in stile romanico-barocco.

L'origine del castello di Melfi risale alla fine XI secolo ad opera dei normanni, sorto in posizione strategica che funge da punto di passaggio tra Campania e Puglia. Il suo collocamento era indispensabile per difendersi dagli attacchi esterni e come rifugio per gli alleati. La struttura fu luogo di avvenimenti "storici" durante l'era normanna.

Pausa pranzo
Pomeriggio: spostamento in camper a Monticchio laghi (due laghi di origine vulcanica alle pendici del monte Vulture)

visita all’Abbazia di S. Michele Arcangelo, passeggiata naturalistica intorno al lago piccolo, spiegazione sull’origine del vulcano, la conformazione dei due laghi vulcanici, gli endemismi presenti nella riserva regionale del Vulture ed in particolar modo la presenza nell’area di una falena “Bramea del Vulture”, farfalla notturna sopravvissuta all’ultima glaciazione che si pensava estinta da milioni di anni , unico esemplare presente in Europa.

Monticchio è a circa 14 km da Melfi, incastonato nel verde intenso del monte Vulture. Ciò che caratterizza il piccolo centro sono i due laghi (detti "i gemelli del Vulture"), che occupano il doppio cratere centrale vulcanico del Vulture: il Lago Grande (0,4 km²) e il Lago Piccolo (0,1 km²). Simili a prima vista sono in realtà molto diversi. Il Lago Piccolo ha sponde molto ripide, ed è profondo circa 38 m.. Il Lago Grande invece occupa una cavità a forma di imbuto , con bassifondi piuttosto piatti e che solo nella parte Nord diventano una fossa profonda 36 metri. Il Lago Piccolo è alimentato da alcune sorgenti che da questo, attraverso un ruscello, alimentano il Lago Grande, situato a quota leggermente inferiore. Dal Lago Grande, le acque si riversano nel fiume Ofanto, attrverso un emissario che in estate e' spesso in secca. Monticchio è l'unico luogo del Meridione in cui la ninfea, Nimphea alba, attecchisce e vegeta in modo spontaneo. I boschi che circondano i laghi sono di importanza rilevante perché hanno creato l'habitat ideale per una specie di farfalla notturna che si credeva assente in Europa. Nel 1963 infatti lo studioso Federico Harting scopriva nei boschi del Vuture una specie nuova di farfalla per la scienza, di genere ritenuto assente in Europa. La Bramea (Acanthobrahmaea) il cui habitat ideale è posto a quote più basse, dove i boschi costeggiano il fiume Ofanto e la fiumara di Atella, ha reso la zona di interesse rilevante per gli amanti di ornitologia. La Riserva delle Grotticelle, estensione di 209 ettari ne tutela la specie ed è unica in Europa a protezione di una farfalla.


Rientro a Melfi per il pernottamento in area di sosta.

29/12 giovedi spostamento al castello di Lagopesole per la visita guidata. 

Risultati immagini per castello di lagopesole

Nel Castello di Lagopesole, l’ultimo maniero fatto ampliare da Federico II di Svevia in terra di Basilicata, è possibile immergersi in un passato storicamente ricostruito per scoprire lo Stupor Mundi e i suoi interessi multiculturali, filosofici e scientifici. Luogo federiciano per eccellenza, il castello accoglie i visitatori per coinvolgerli e trasportarli ne “Il Mondo di Federico II”, il museo narrante che attraverso moderne tecnologie e linguaggi innovativi, abbinati alla ricerca storica, punta a far rivivere la storia e il mito di una delle figure più controverse del medioevo italiano ed europeo. Nel Quarto della Regina e nel Salone dell’Imperatore, infatti, in un connubio di alta tecnologia, grande teatro, suono, immagine, iconografia e racconto è possibile effettuare un viaggio attraverso il tempo e lo spazio alla scoperta del “primo uomo moderno sul trono” che ha contraddistinto e caratterizza ancora la storia del Mezzogiorno d’Italia: tra intrighi e segreti si viene immersi nella vita di corte, si entra nelle locande, si passeggia nei mercati e si arriva ad incontrare lo stesso Imperatore che in prima persona parla della sua vita. “Il Mondo di Federico II”, ambizioso progetto storico.artistico-culturale-scenografico, è uno dei grandi attrattori della Basilicata con cui la regione si presenta a livello nazionale e internazionale per valorizzare e rendere attrattivo il territorio.

 

quindi spostamento a Matera e sistemazione camper in area attrezzata (solo C/S e corrente, no docce e bagni) Pranzo di benvenuto in masseria, visita ai magazzini ipogei e proiezione video di presentazione del territorio.

Menù don PEPPINO A CHILOMETRO ZERO € 15,00
Antipasto: Pecorino, Caciocavallo, Peperoni cruschi, Pomodori secchi,
Zucchine grigliate, Melanzane, Lampascioni, Salame nostrano, Frisella
con pomodoro
Crapiata (zuppa di legumi a base di lenticchie, cicerchie, fave
mozzicate, ceci, farro, fagioli)
Pane di Matera IGP, Vino primitivo, Acqua di caraffa, Caffè

Ore 16 navetta per Matera Centro
Ore 20 rientro all'area di sosta
Ticket navetta euro 2+2 a persona

30/12 venerdi mattino ore 9,00 spostamento con bus a Montescaglioso (il costo del bus sarà suddiviso al momento tra i partecipanti) e visita guidata nel centro storico con sosta in Piazza Roma per una prima introduzione storica sulla città, alla Chiesa di S. Maria in Platea, all' Abbazia benedettino-cassinese di S. Michele Arcangelo annessa alla Congregazione cassinese riformata di S. Giustina da Padova nel 1484 di cui espliciteremo informazioni e dettagli storici, affaccio panoramico da Porta S. Angelo.

Risultati immagini per L’Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo a Montescaglioso

Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo

E’il più importante monumento di Montescaglioso ed uno dei più significativi della Basilicata. Sorge sull’area dell’acropoli della città italica e greca i cui resti, strutture urbane e necropoli con una datazione compresa tra i secoli VII a. C. e l’occupazione romana, sono stati rintracciati nei chiostri e negli ex giardini del monastero. L’origine della comunità, come per altri monasteri medievali presenti in Basilicata, è da collegare alla penetrazione del monachesimo benedettino veicolato nella regione fin dal termine del secolo VIII d. C. dai grandi monasteri longobardi dell’area campano-beneventana.

Quindi degustazione rinforzata, facoltativa, con vini ed altri prodotti presso la Cantina Dragone :

degustazione di 2 Vini accompagnati da Tarallucci Tipici, salumi tipici, Formaggi locali, Ricotta, Bruschetta e Pane di Matera, d.o.p., polpette di pane materane, zucca dell’orto dell’azienda, crapiata tot.€. 20,00.

Facoltativamente sarà possibile visitare la Cripta del Peccato Originale, essendo essa adiacente alla Cantina Dragone. Ingresso singolo €uro 10, gruppo >25 ps €uro 8.

La Cripta del Peccato Originale è tra le più rappresentative del territorio materano; il complesso pittorico che ne decora le pareti interne costituisce un'opera di elevato valore artistico. Se ne trova traccia tra gli appunti di Domenico Ridola e fu individuata nel 1963 da alcuni membri del circolo culturale 'La Scaletta' che seguivano le indicazioni relative ad una chiesa, quella dei 'Cento Santi', raccolte dalla voce di un pastore che l'aveva utilizzata come ricovero per se stesso e per i propri animali.

Pomeriggio visita guidata al Castello del Malconsiglio di Miglionico.

Risultati immagini per Miglionico ed il Castello del Malconsiglio

Il castello del Malconsiglio, appartenente alla famiglia Sanseverino, prende il suo nome dalla congiura organizzata al suo interno da parte dei baroni del regno, ai danni di Ferdinando I d'Aragona re di Napoli. La congiura avvenne il 1° ottobre del 1481 e si concluse con la sanguinosa strage dei baroni nella grande sala del primo piano; da quel momento il castello fu chiamato del "Malconsiglio". Il castello ha la forma di un parallelogramma, fiancheggiato da sette torrioni, i più antichi dei quali quadrati, due bitorri e alcune torri circolari, poste ai vertici della costruzione. È costruito su due livelli, con un ballatoio che risale ad una ristrutturazione voluta dai Revertera nel 1600. La parte più bella del castello è la Sala della Stella o degli Spiriti, nelle cui nicchiette intagliate nei muri erano custoditi i tesori dei sui abitatori.

Rientro a Matera. Dalle 16 in poi sarà possibile visitare facoltativamente il presepe vivente, costo 7 euro a ps (5 euro se acquisto biglietti di gruppo).

Cena libera  

31/12 sabato mattina spostamento con navetta ai Sassi di Matera e visita GUIDATA ad una Basilica Rupestre, al complesso monastico ed alla Casa Grotta.

Costo navetta euro 2+2 a persona, facoltativo.

Una visita alla Casa Grotta di vico Solitario è l’unica autentica opportunità per rendersi conto di quella che era la vita nelle case scavate del Sasso Caveoso prima del loro abbandono, avvenuto in  seguito alla legge di risanamento dei Sassi voluta dal presidente del consiglio Alcide De Gasperi nel 1952. Una grande cavità rocciosa fa da cornice all’arco d’ingresso della Casa Grotta, unico elemento costruito che si addossa alla grotta nella quale è stata ricavata l’abitazione; le ultime modifiche del prospetto sono risalenti al 1700.

Rientro ai camper con la navetta.

Pranzo libero e pomeriggio libero per gestire al meglio l'arrivo del Nuovo Anno.

Pomeriggio SHOPPING A MATERA costo navetta euro 2+2 a persona, facoltativo.
Sera Cenone facoltativo con prenotazione nella masseria del parco che ci ospita, oppure capodanno in piazza a Matera.

Costo del cenone euro 45 a ps. Menu':

Antipasto murgiano a base di prodotti tipici locali (pecorino, caciocavallo, capocollo, peperoni cruschi, lampascioni, ecc.)
Orecchiette con funghi cardoncelli e salsiccia
Lenticchie della collina materana Salsiccia pezzente di Basilicata e agnello nostrano al forno con contorno di funghi cardoncelli freschi.
Verdure crude miste, Frutta, Panettone, Vino Aglianico del Vulture, 
Spumante di primitivo

01/01/2017 domenica  Buon Anno nuovo a tutti !!

mattina ore 9,30 visita guidata al Sentiero Belvedere, itinerario panoramico nel Parco delle Chiese Rupestri.

Risultati immagini per Sentiero Belvedere, itinerario panoramico nel Parco delle Chiese Rupestri.

Dopo aver visitato il centro visite di Jazzo Gattini, tipico ovile del XIX secolo fortificato e simbolo delle millenarie tradizioni pastorali, ci si sposta nei pressi del complesso rupestre di San Falcione. Situato in una piccola lama nella gravina di Matera, il complesso rupestre contiene una delle piu’ antiche chiese rupestri della murgia e i segni di un’antica pecchiara. Cosi’ venivano chiamati gli apiari per la produzione di due materie molto preziose soprattutto nel passato: il miele e la cera. Dopo la visita a San Falcione si segue il sentiero che entra e percorre sospeso lo straordinario canyon della gravina di Matera. Il panorama e’ unico potendo scorgere sullo sfondo dei Sassi, il tratto in cui l’omonimo torrente “Gravina” incrocia l’affluente torrente “Jesce” , i villaggi e le chiese rupestri scolpite nella roccia, la rete dei sentieri pastorali, i muretti a secco e i terrazzamenti. Percorrendo il sentiero avremo modo di scoprire la straordinaria ricchezza vegetale che arricchisce questo lembo di parco. Passando attraverso numerose grotte e ripari pastorali, orti terrazzati, giungeremo quindi alla chiesetta di Sant’Agnese importante soprattutto per l’articolato sistema di raccolta dell’acqua piovana. Ultima tappa alla chiesa rupestre della Madonna delle Tre Porte, arricchita da mirabili affreschi. Un’esperienza indimenticabile: provare per credere!

Pranzo ai camper.

Pomeriggio spostamento con navetta ai Sassi di Matera e visita Guidata del Palombaro Lungo, la Casa Cava e le Botteghe Artigiane.

Palombaro Lungo (Raccolta dell'acqua Matera): arcate interne  

Il Palombaro Lungo

Sotto la centrale Piazza Vittorio Veneto, cuore pulsante della città moderna, sono visibili alcuni degli ambienti che formavano il vecchio Piano della città, detto fondaco di mezzo. I locali ipogei si estendono per tutta la piazza sino al Convento dell'Annunziata alla cui base si colloca un torrione collegato alla cinta difensiva di epoca medievale che sarebbe dovuta partire dal Castello Tramontano; vi si trovano, inoltre, neviere, cisterne, abitazioni, botteghe e il Palombaro, nome con cui viene definita la più grande riserva idrica dell'antica città. Questo profondo pozzo era parte del sistema idrico realizzato nella prima metà dell'Ottocento per provvedere ai bisogni della comunità; oltre che dal Palombaro era composto da una lunga ed elaborata rete di canali che portava l'acqua da una fonte naturale, collocata ai piedi del Castello Tramontano, sino alla cisterna. Fino ai primi decenni del secolo scorso il Palombaro ha rappresentato il punto di riferimento fondamentale per l'approvvigionamento dell'acqua per le famiglie che abitavano il Piano. Le opere che hanno maggiormente contribuito allo sgretolamento dell'equilibrio ambientale raggiunto dai Sassi, furono la realizzazione dell'acquedotto intorno al 1926 che interessò entrambi i rioni e, qualche anno più tardi, quella di una rete viaria che comportò la chiusura dei due grabiglioni.  Questi interventi misero in crisi il complicato sistema di raccolta e di smaltimento dell'acqua, mettendolo di fatto fuori uso e condannando all'incuria i canali e le cisterne scavati nella roccia che per secoli avevano contribuito al sostentamento delle comunità locali. 

Rientro ai camper in navetta e possibile serata in compagnia nei locali dell'area attrezzata.

02/01 lunedi mattino spostamento con bus (il costo del bus sarà suddiviso al momento tra i partecipanti) a Ginosa, visita guidata alla gravina e le sue cavità. La Matera di Puglia, essendo sul confine con la Basilicata. Clicca qui per vedere un video di Linea Verde

Ginosa, la chiesa sulla gravina

 

Pranzo in braceria tipica (ambiente semplice e curioso per la tipicità delle preparazioni, consigliabile).

menu €uro 15:

Tagliere di salumi e formaggi locali, carpaccio di manzo, 1 bistecca di capocollo, bocconcini di salsiccia di vitello e suino, torcinelli d'agnello. 1 bevanda: coca piccola, birra, aranciata, acqua o vino.

 

Risultati immagini per braceria  arrosticini

Pomeriggio spostamento a Laterza e visita guidata della città e della CORTE PALAZZO MARCHESALE, MUMA (Museo della Maiolica), FONTANA DEI MASCHERONI, CANTINA SPAGNOLA.

Laterza

 

Rientro ai camper. Serata libera. 

03/01 martedi mattino spostamento alla città di Ferrandina. scopriremo insieme la caratteristica produzione del caciocavallo podolico con assaggio in grotta.

La degustazione facoltativa comprende formaggi di nostra produzione, salumi locali, sott'olii, bruschetta con olio evo; orecchiette con le rape e mollica fritta, frittate, peperoni cruschi, dolce e caffè. Bevande: acqua e vino. costo €uro 15.

Risultati immagini per ferrandina

Il nome Ferrandina si deve a Federico d'Aragona che nel 1494 la battezzò così in onore di suo padre, re Ferrante (o Ferrantino). Nel 1507 Ferdinando il Cattolico le attribuì il titolo di "civitas". Lo stemma comunale reca sei F: il significato è: Fridericus Ferranti FiliusFerrandinam Fabbricare Fecit.  Un tempo era nota per la produzione di tessuti in lana, tra cui la ferlandina o felandina, molto apprezzata e richiesta nel Regno di Napoli e dai domenicani, che proprio a Ferrandina si insediarono e crearono un centro agricolo e urbano molto organizzato tanto da erigere, nel 1546, la cupola del Monastero di San Domenico come simbolo di potere. Ferrandina prese parte ai moti del 1820-21 e del 1860. Qui nel marzo del 1862 Carmine Crocco, a capo dei briganti, affrontò e distrusse una compagnia del 30º Rgt. Ftr. dell'esercito piemontese.  Nel 1921 Ferrandina fu teatro di violenze squadriste: il sindaco e consigliere provinciale socialista Nicola Montefinese venne ucciso. Nel settembre del 1943 Ferrandina insorse contro i gerarchi fascisti. Lo spirito di ribellione non si attenuò sino al 2 agosto del 1945, quando i contadini diedero vita ad una sommossa per chiedere l'allontanamento dei latifondisti fascisti e l'assegnazione delle terre incolte. Nel corso dei tumulti venne assassinato Vincenzo Caputi, ritenuto il mandante dell'uccisione di Montefinese. Per timore che la protesta dilagasse, il paese restò isolato, con le linee elettriche e telefoniche tagliate. L'ordine fu ristabilito con l'invio, da parte del governo provvisorio di unità antifascista, di 100 carabinieri da Napoli, 250 alpini della divisione Garibaldi e l'arrivo a Ferrandina, il 4 agosto, del ministro Scelba. Nel novembre 2003 la comunità ferrandinese, organizzando presidi e blocchi stradali, ha partecipato attivamente alla protesta contro la decisione del governo Berlusconi di costruire il deposito unico di scorie nucleari a Scanzano Jonico. Il 16 luglio 1895 la ferrandinese Maria Barbella, rinchiusa nel carcere di Sing-Sing, è stata la prima donna condannata alla sedia elettrica negli Stati Uniti d'America. La condanna, però, non fu eseguita in quanto dopo un'ulteriore indagine Maria Barbella fu dichiarata innocente e rilasciata. Per questo motivo Ferrandina dal novembre 2005 è inserita tra le "Città per la vita - Città contro la pena di morte", campagna di sensibilizzazione promossa dalla Comunità di Sant'Egidio.

Pomeriggio spostamento e visita guidata al paese fantasma di Craco.

craco  

Craco: la fortuna del paese si deve alla sua posizione strategica tra le valli fluviali del Cavone e dell'Agri, in passato navigabili, vie privilegiate per chiunque volesse attraversare la Basilicata interna: infatti la torre di Craco costituiva, assieme ad altre fortificazioni della zona una rete di torri di avvistamento in grado di garantire il controllo assoluto dell'intera zona.
Sono inoltre ancora visibili i ruderi di un torrione, chiamato dagli abitanti di Craco “il castello”, della chiesa di San Nicola, della chiesa e del convento di San Pietro nonché della sorgente del lago Salso.A causa di una frana di vaste proporzioni, nel 1963 Craco è stata completamente evacuata e la popolazione si è trasferita a valle, in località Craco Peschiera. Allora il centro contava oltre 2000 abitanti. La frana che ha obbligato la popolazione ad abbandonare le proprie case sembra essere stata provocata da interventi infrastrutturali a servizio dell'abitato. 

Da quel momento Craco è diventato un vero e proprio paese fantasma, uno dei rari esempi in Italia, e da alcuni decenni entusiasma viaggiatori e numerosi registi che hanno scelto proprio il centro lucano per girare alcune scene dei loro film:

  • La lupa di Alberto Lattuada
  • Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi: nell'episodio dell'arrivo di Volontè-Carlo Levi alla nuova destinazione di confino, Gagliano.
    Per l'occasione furono disposti sulle prime case del paese degli stendardi a lutto, per ricreare lo scenario descritto nel libro.
  • King David di Bruce Beresford
  • Saving Grace di Tom Conti
  • Il sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani
  • Terra bruciata di Fabio Segatori
  • Nativity di Catherine Hardwicke
  • La passione di Cristo di Mel Gibson: gli esterni di questa pellicola furono girati prevalentemente a Matera; Craco fu scelta dal regista come il paese che si vede sullo sfondo nella scena dell'impiccagione di Giuda
  • The Big Question diretto da Francesco Cabras e Alberto Molinari
  • Nine Poems in Basilicata di Antonello Faretta
  • Agente 007 - Quantum of Solace, regia di Marc Forster, con Daniel Craig e Giancarlo Giannini
  • Basilicata coast to coast, di Rocco Papaleo

I viaggiatori che si avventurano a Craco si trovano immersi in un'atmosfera a dir poco surreale, circondati dal paesaggio lunare dei “calanchi” resi celebri dal “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi; olivi secolari misti a cipressi antichissimi sono dal lato del paese verso lo scalo, quest'ultimo sulla ferrovia calabro lucana da questo lato divelta e abbandonata. Chiunque voglia avventurarsi a Craco deve tenere presente che è vietato avvicinarsi alle abitazioni, in quanto sussiste il pericolo di crollo.
Tuttavia il panorama che si ammira dai piedi del paese vi ripagherà ampiamente del tempo impiegato per raggiungerlo.

Pernotto in parcheggio a San Paolo Albanese.

04/01 Visita di San Paolo Albanese. Il nome lo dice, le radici di questa gente derivano da terra albanese e in questo luogo scopriremo abitudini e religione diverse dalle tradizionali. La tessitura della ginestra e la costruzione delle zampogne è una di queste.

Ore 9,00 accoglienza e colazione offerta presso il bar Blumetti, (caffè o the o cappuccino e crostata con frutta biologica del Pollino)

ore 9,30 visita guidata al museo della cultura Alberesche

ore 10,30 illustrazione costruzione e suono dello strumento musicale la Zampogna

ore 11,30 visita guidata alla chiesa "Esaltazione Santa Croce" di rito bizantino con Papas don Francesco Mele

ore 12,00 visita al centro abitato

ore 13,00 pranzo presso la foresteria

menu €uro 15: pasta di casa al ragu, carne arrosto o al forno, contorno frutta dolce caffè acqua e vino

Gli abitanti sono molto legati alla lingua albanese, al rito bizantino, ai costumi, e alle tradizioni (soprattutto nel rituale matrimoniale e funebre). Da cinque secoli qui si può ascoltare la lingua arbëreshë, l'albanese antico. La divina liturgia, la messa, a San Paolo Albanese è anch'essa in lingua albanese o, a seconda delle festività e del giorno, anche in lingua greca, secondo il rito bizantino mantenuto nell'Eparchia di Lungro della chiesa cattolica. Valore importante dell'identità della comunità arbereshe è anche il costume tradizionale, ornato da ricami e colori vivissimi. Gli aspetti peculiari della cultura albanese sono custoditi nel Museo della Civiltà Arbereshe/Albanese. Sviluppata è l'arte di costruire strumenti musicali, fra i quali i più noti sono la zampogna e l'arpa viggianese. A San Paolo Albanese si possono visitare botteghe artigianali dove si costruiscono zampogne, surduline, ciaramelle, tamburrelli, cupa-cupa. La surdulina è la variante locale della zampogna. Di origine arberesche, è la più piccola zampogna italiana. Per gli appassionati di strumenti musicali, una visita a Viggiano svelerà i segreti dell'arpa diatonica, denominata "arpa viggianese", antichissimo strumento che ha reso famosi i viggianesi in tutto il mondo.

Pomeriggio spostamento a Viggianello, uno dei borghi piu' belli d'Italia ed escursione breve lungo il sentiero di serra mauro per parlare della fauna del parco nazionale del pollino e visita del centro storico di Viggianello.

05/01 Spostamento a Piano Ruggio, nel Pollino, per una escursione alla scoperta del Pino Loricato. Siamo in alta montagna e se la neve è alta questa attività è a rischio annullamento (tuttavia durante il sopralluogo effettuato a gennaio 2016 ho realizzato una facile e panoramica escursione usufruendo di un clima mite e ambiente privo di neve. Luigi)

Alternative:

Opzione 1 ( se non c'è neve) escursione a Piano Ruggio e il pino Loricato con pranzo facoltativo in rifugio (menu da circa 20 euro) 
Opzione 2 escursione a Piano Visitone con pranzo facoltativo in rifugio (menu da circa 20 euro) 
Opzione 3 escursione lungo il sentiero dei cerri secolari

Risultati immagini per pino loricato

Spostamento e visita guidata al borgo di Rotonda alla scoperta del paesino panoramico, sede anche dell'Ente Parco del Pollino. Pernotto in parcheggio. 

06/01 Spostamento a Maratea per la visita libera del paesino costiero. Propongo un pranzo facoltativo di pesce come chiusura gita, posti limitati.

Menu:

Zuppetta di totani e polipi con crostone di pane caldo leggermente piccante 

Cortecce rana pescatrice e pomodorini pachino
Ombrina alla brace con insalatina verde e verdure grigliate
Torta tipica marateota 1/4 di vino della casa bibite caffè panettone
Costo menù euro 38,00.

Fine gita.

Il programma è realizzabile con la partecipazione minima di 10 equipaggi ed un massimo di 20.

scheda di adesione, fai copia/incolla, compila e inoltra via mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Capodanno 2017 a Matera

26/12/2016 - 06/01/2017

Nei costi dell'iscrizione sopra elencati sono compresi: le soste come descritto, le visite guidate ove descritto, ingressi e il rimborso spese degli organizzatori e accompagnatori.

Non sono comprese: il cenone di capodanno, le cene facoltative e gli spostamenti con navetta e in bus (i suddetti saranno calcolati sul posto e suddivisi per ogni partecipante).

Chiediamo di iscriverci alla manifestazione in oggetto, organizzata da Canaletto ASD associazione sportiva dilettantistica. Abbiamo letto tutte le informazioni e possediamo le dotazioni di seguito elencate.

Equipaggio di:(nome, cognome)..............targa del mezzo .........  indirizzo.................citta'.......................tel .................. mail   ...............................

Altri partecipanti:(nome, cognome età)..................................

Cene e spostamenti in bus verranno definiti prossimamente.

I punti sosta sono selezionati dagli organizzatori valutando la logistica del sito in cui sono ubicati e seguono determinate priorità per agevolare: 

la sosta del gruppo con relativi partecipanti e mezzi,

la realizzazione delle escursioni a piedi, in bici o altro, 

l'eventuale spostamento dei partecipanti con l'uso dei mezzi pubblici,

rendere il più possibile fluide e tranquille le varie attività ricreative e motorie.

Quando usiamo il termine "campeggio" comprendiamo tutti i siti provvisti di regolare permesso stagionale adibito alla sosta diurna e notturna di persone e mezzi.

Chiameremo parcheggi o aree di sosta, i siti provvisti di permesso temporaneo (non oltre le 48 ore).

Durante le uscite, il programma deve essere rispettato per ovvie ragioni organizzative e associative.

Eventuali richieste di variazione del programma e/o dei punti sosta, va inoltrata al referente dell'uscita, il quale, se lo ritiene opportuno, convoca tutti i partecipanti riuniti in unica assemblea e mette ai voti la richiesta. Con il consenso totale degli iscritti, si potrà procedere alla eventuale variazione, altrimenti la richiesta non sarà considerata.

Se l'eventuale variazione del programma comporta aggravi di spesa a carico dell'associazione, si dovrà procedere al reintegro dei costi da parte dei partecipanti nei confronti del club che si impegna a realizzare (se fattibile) l'eventuale variazione.

€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€€

Informazioni per chi desidera iscriversi alle uscite:

I costi delle escursioni sono indicativi finchè è esposto il programma di massima. Solo dopo la completa stesura del programma definitivo si conoscerà il costo reale dell'iniziativa, che se necessario verrà aggiornato. 

Alle persone iscritte e confermate via mail, verranno inoltrate le coordinate bancarie per l'acconto e prenotati i servizi richiesti.

(delibera di riunione di consiglio del 08/11/2011) Iscrizioni alle gite, regolamento: L'acconto versato non puo' essere restituito. In caso di annullamento o rinvio dell'uscita da parte del club o degli ospitanti, l'acconto potrà essere restituito con queste modalità :

  1. 100% se viene rivalutato in una successiva uscita, anche di destinazione diversa ma organizzata dal "Canaletto"
  2. 50% se viene richiesta la restituzione del danaro già versato.

Alle persone iscritte e confermate con acconto, verranno  prenotati i servizi nominati. Prima della partenza sarà fornito via mail il punto d'incontro. Il programma definitivo sarà consegnato sul posto al momento della regolarizzazione equipaggi.

L'annullamento dell'iscrizione sarà possibile in caso di impedimenti gravi e giustificati, fino al giorno....... Dopo tale termine il club non potrà esercitare modifiche sulle prenotazioni, percio' l'equipaggio iscritto sarà consapevole di dover rimborsare la propria quota relativa agli impegni presi dal club nei confronti di terzi.  

In caso di recesso di uno o più equipaggi, subito prima e dopo l'inizio gita, non sarà possibile alcun rimborso.

Il presente regolamento e tutte le informazioni fin qui contenute sono automaticamente accettate con il versamento dell'acconto

Il club, il direttivo e tutti i volontari che si sono resi utili declinano ogni responsabilita' per eventuali danni occorsi a persone, mezzi e animali derivanti dalle attivita' organizzate. Ogni socio deve farsi carico del proprio operato nel pieno rispetto di persone, ambiente e realta' visitate. Il programma e i costi possono subire modifiche.

Il programma del viaggio è in via di preparazione, per essere informati gratuitamente sui nostri viaggi o argomenti che trattiamo pubblicamente, scrivete una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. chiedendo di essere inseriti nella nostra mailing-list e Vi saranno inoltrati settimanalmente tutti gli aggiornamenti del "Canaletto".

amichevolmente

Luigi

 Canaletto ASD

 Via Barbariga 85  35010 Vigonza PD

cell.347.4893124 luigi@canalettocamperclub.com